Grado di idratazione conferito da diversi protocolli di intervento nutrizionale negli atleti di rugby ad alte prestazioni

Abstract

Lo stress causato dall'esercizio può essere accentuato dalla disidratazione e compromettere le risposte fisiologiche, le prestazioni fisiche e le prestazioni. Studio analitico sperimentale su atleti di rugby ad alte prestazioni, con l'obiettivo di identificare il grado di idratazione conferito dai diversi protocolli di intervento nutrizionale. L'intervento è stato effettuato attraverso tre protocolli di somministrazione di liquidi per l'idratazione durante l'allenamento, in giorni diversi. Oltre all'intervento, c'è stato un momento di osservazione in cui non c'è stato alcun intervento di idratazione. Per valutare la disidratazione, sono stati utilizzati i valori di massa corporea pre e post-allenamento, il colore delle urine e il questionario soggettivo sulla sete. Il livello di significatività adottato è stato del 5% (p<0,05). Analizzando la massa corporea pre e post allenamento, i protocolli 1, 2 e 3 hanno presentato valori rispettivamente di -0,12 ± 0,73 kg e -0,19 ± 0,70 kg, 0,24 ± 1,02 kg (p> 0,05). Valutando queste fluttuazioni in percentuale di disidratazione abbiamo, rispettivamente, -0,12%, -0,20%, +0,25%. Il giorno dell'osservazione si è verificata una significativa riduzione della massa corporea, con una media di -0,33 ± 0,44 kg (-0,35%) (p=0,008). Nel protocollo 1, l'88,9% degli atleti aveva una colorazione delle urine compatibile con la disidratazione. Nel protocollo 2, 42,9% e nel protocollo 3, 77,8% (p=0,135). Il questionario sulla percezione soggettiva della sete ha mostrato proporzionalmente più atleti in disidratazione durante il periodo di osservazione (25%), rispetto ai protocolli 1, 2 e 3 (rispettivamente 18,8%, 6,3%, 12,5%) (p=0,392). In conclusione, si può considerare che tutti i protocolli hanno aiutato nell'idratazione, poiché nessuna delle oscillazioni della massa corporea totale è stata superiore al 2%.