Contenuto di sodio degli integratori alimentari proteici: un'analisi dell'etichettatura

Abstract

Le aziende di integratori hanno inserito una varietà di vitamine e minerali nelle loro formule, sostenendo di migliorare le prestazioni. Tra questi c'è il sodio, che svolge importanti funzioni metaboliche nella pratica dell'attività fisica. Tuttavia, il suo consumo eccessivo è strettamente correlato alle malattie croniche non trasmissibili. L'obiettivo di questa ricerca era di verificare le concentrazioni di sodio negli integratori alimentari proteici dalle informazioni nutrizionali riportate in etichetta. Si tratta di uno studio quantitativo, esplorativo e descrittivo. 58 etichette di integratori proteici per atleti sono state valutate per il contenuto di sodio, stabilendo una porzione standard di 30 grammi per l'analisi. La maggior parte dei campioni di integratori erano miscele di proteine ​​del siero di latte (47%; n=27). Non c'era uniformità nei livelli di sodio aggiunto agli integratori proteici, in cui il 57% (n=33) aveva un contenuto di sodio compreso tra 51 e 100 mg per porzione, 24,1% (n=14) e 3,4% (n =2) variava rispettivamente da 101 a 150 mg e da 251 a 300 mg. Considerando l'assunzione giornaliera consigliata del minerale (2.000 mg), è preoccupante l'assunzione di integratori ad alte concentrazioni per periodi prolungati, che è esacerbata da un consumo maggiore della porzione consigliata sulla confezione e dall'associazione di utilizzo con altri integratori. Pertanto, si è concluso che è interessante attuare misure che stabiliscano le quantità minime e massime di questo nutriente negli integratori, per la standardizzazione nella formulazione di questo tipo di prodotto; oltre a incoraggiarne l'uso consapevole, attraverso un'attenta e appropriata prescrizione da parte di un professionista formato.