Modulazione dei livelli di idratazione dopo le prestazioni atletiche e di corsa

Abstract

Introduzione: La pratica dell'esercizio fisico provoca cambiamenti fisiologici nel corpo e tra questi l'aumento della velocità di produzione del calore e della sudorazione. La produzione di sudore e la successiva evaporazione è il meccanismo di termoregolazione più efficiente, tuttavia la disidratazione può compromettere le prestazioni. Esistono diversi modi per valutare i cambiamenti nei livelli di idratazione dopo l'esercizio fisico e, tra questi, la misurazione dei cambiamenti acuti nella massa corporea prima e dopo l'esercizio. Obiettivo: valutare i cambiamenti nei livelli di idratazione degli atleti maratoneti dopo la pratica atletica. Materiali e Metodi: Lo studio ha incluso 6 atleti di atletica leggera, di livello nazionale, età media 29,67 anni, in grado di praticare esercizi agonistici. Lo studio si è svolto in due fasi distinte tra loro in quarantacinque giorni. In ciascuna delle tappe, ciascuno degli atleti ha percorso una distanza di 20 chilometri attorno a una pista di atletica. Nella prima fase ciascuno degli atleti ha ricevuto 200 millilitri di acqua ogni 4 chilometri di corsa per idratarsi e nella seconda fase agli atleti non è stato permesso di idratarsi durante la gara. La massa corporea è stata misurata prima e subito dopo la fine dell'esercizio. Risultati: I risultati indicano che correre senza idratazione provoca una disidratazione media del 2,14% della massa corporea. Discussione: è stato dimostrato che perdite di liquidi superiori al 2% in relazione alla massa corporea possono influire sulle prestazioni durante l'attività sportiva. Conclusione: la pratica dell'atletica su una distanza di 20 chilometri porta a una disidratazione del 2,14% della massa corporea, che compromette le prestazioni di corsa.