Valutazione del BMI come indicatore del grasso corporeo e confronto di indicatori antropometrici per determinare il rischio cardiovascolare nei frequentatori di palestra

Abstract

Obiettivo: confronto di metodi antropometrici per la determinazione dello stato nutrizionale, della percentuale di grasso e del rischio cardiovascolare nei frequentatori di palestra. Materiali e metodi: raccolta di dati primari da 47 adulti, con calcoli di BMI, CI, WHR e percentuale di grasso. Risultati: secondo il BMI, il 37% degli uomini era in sovrappeso e il 13% era obeso, mentre il 53% delle donne era in sovrappeso e il 10% era obeso. Secondo la percentuale di grasso, il 31% degli uomini e l'80% delle donne avevano una quantità di grasso corporeo superiore a quella raccomandata. Il rischio di CVD si è verificato secondo WC nel 19% degli uomini e nel 50% delle donne, secondo WHR solo nel 6% degli uomini e secondo l'indice C nel 13% degli uomini e nel 40% delle donne. Discussione: per quanto riguarda il confronto tra BMI e percentuale di grasso, in alcuni uomini classificati come sovrappeso dal BMI sono stati considerati eutrofici dal calcolo della percentuale di grasso, e nello stesso confronto nelle donne, abbiamo osservato il risultato opposto. Il metodo che aveva il maggior potere discriminatorio per CVD era il WC, seguito dall'indice C e dal WHR. Conclusione: l'adozione del BMI può generare valutazioni imprecise se utilizzato da solo e ci sono controversie su quale degli indicatori antropometrici sia più sensibile per rilevare il rischio di CVD.